calabrone (Vespa crabro)
- Ordine: Hymenoptera
- Superfamiglia: Vespoidea
- Famiglia: Vespidae
- Specie: Vespa crabro e V. orientalis
- Nome volgare: calabrone, giallone, bofonchio
Morfologia: corpo robusto, ricoperto da piccoli peli corti e radi, dimensioni da 18 mm a 35 mm di lunghezza. Addome squadrato anteriormente e a punta posteriormente, mandibole grosse, zampe piuttosto lunghe.
Colorazione: testa, torace, addome, zampe ed antenne sono gialle, rosso-ruggine e nere.
Habitat: in tutti i luoghi aperti ricchi di alberi, ai margini dei boschi e giardini, nelle zone urbanizzate.
Periodo di volo: da Aprile fino ad Ottobre.
Nido: situato in cavità naturali (vecchi alberi cavi) o artificiali (solai, soffitte, muri di vecchi edifici, granai e ripari per la legna), raramente in cavità sotterranee. Le cellette sono di forma esagonale disposte in più favi discoidali sovrapposti. Un involucro sferoidale, fatto dello stesso materiale delle cellette, racchiude i favi. L’entrata del nido e posta in basso, nella parte inferiore dell’involucro che viene ampliato man mano che sono aggiunti nuovi favi. Alla fine del ciclo le dimensioni possono arrivare fino a 60 cm di altezza e 30 cm di diametro.
Dimensioni delle colonie: fino ad un massimo di 1.000 individui adulti nel mese di Agosto-Settembre.
Comportamento: ha volo potente accompagnato da forte ronzio. Solo le femmine possiedono il pungiglione e la loro puntura, contrariamente alla credenza popolare, non è più pericolosa di quella di un’ape o un’altra vespa (vedi Vespula), solo più dolorosa. Le femmine sono meno aggressive delle vespe appartenenti al genere Vespula, non si avvicinano mai al mangiare sulle tavole e scappano se disturbate. L’aggressività aumenta molto nelle vicinanze del nido, tanto che è consigliabile prendere delle precauzioni se ci si trova ad una distanza inferiore ai 5 metri.